giovedì 12 aprile 2012

Dove siamo?


                                                                  
     A pochi Km
    dal casello
    autostradale
    Aielli-Celano






 Le Gole di Aielli:

 L’ingresso delle Gole in territorio di Aielli è suggestivo, ma lo è ancora quando ci si inoltra nello stupendo e spettacolare canyon facilmente percorribile da giugno ad ottobre, dato il modesto dislivello di appena 250 metri su 4,5 chilometri di percorso dall’imbocco fino alla Fonte degli Innamorati. Il canyon è stato creato dal lavorio millenario del torrente La Foce che nel tempo ha separato il massiccio della Serra di Celano da quello del Sirente, creando le pareti altissime che raggiungono le centinaia di metri in altezza: a circa metà percorso inizia la grande curva dove le pareti sono altissime e distano, in alcuni punti, circa tre metri.







Al bivio per “Le Fosse di S. Marco” si passa il torrente sulla sinistra ed a un centinaio di metri, sulla sinistra, si può osservare la caduta della “Fonte degli Innamorati” a quota 1029, detta in passato “Spogna di S. Marco” data la sua vicinanza al monastero celestino rupestre. Ritornati al bivio precedentemente descritto, lungo la salita per la “Fosse di S. Marco” della Valle d’Arano di Ovindoli, su un terrazzo roccioso a picco sul torrente sono i resti murari del monastero celestiniano di “S. Marco alle Foci” creato nel 1328 dai monaci del Casareni di S. Marco di Aielli accanto alla vecchia chiesa di Sanctae Mariae intra Fauces grazie all’intervento del Conte di Celano Pietro Ruggeri.

Il Monte Sirente: è la cima più alta (2349 m) di una breve catena montuosa dell'Appennino abruzzese, detta appunto gruppo del Sirente, compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino, terzo gruppo montuoso per altezza dell'Appennino continentale, e nell'omonimo Parco Regionale Sirente Velino.Si estende per circa 13 km da nord-ovest a sud-est nel centro della regione Abruzzo e posizionata fra l'Altopiano delle Rocche a nord-ovest (Rovere), la Marsica a sud-ovest, la Valle Peligna a sud e la Valle Subequana a nord-est fino al Monte S. Nicola rapidamente digradante verso la piana del Fucino fra Aielli e Collarmele.